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Imperia, Rosato e Paita in visita alle zone colpite dall'alluvione: "Danni ingenti, bisogna intervenire"

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La notizia su "la Stampa", "il Secolo XIX" e altri giornali locali, 23 ottobre 2020.

Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza a seguito dell'alluvione del 2 ottobre scorso per consentire di avviare lavori in somma urgenza. La decisione era stata confermata mercoledì nell'ambito di un incontro in videoconferenza sui problemi legati all'alluvione in provincia di Imperia. Ieri mattina ad effettuare un sopralluogo nelle zone più colpite dal maltempo sono stati il vice Presidente della Camera, Ettore Rosato, coordinatore nazionale Iv, e Raffaella Paita, presidente della commissione trasporti, deputata di Italia Viva.

"Solo in questa zona ci sono 40 milioni di danni e bisogna intervenire". Il vice Presidente della Camera, Ettore Rosato, ha fatto una provvisoria stima, durante il suo sopralluogo alla frana sulla strada provinciale tra Badalucco e Montalto, di quanto costerà in termini economici la terribile ondata di maltempo di inizio mese, abbattutasi con particolare violenza sulla Valle Argentina, Arroscia e la città di Ventimiglia.

Durante la loro visita istituzionale in valle, Rosato e Paita, accompagnati dal Valerio Ferrari, sindaco di Terzorio, hanno incontrato il presidente della Provincia, Domenico Abbo, e i primi cittadini di Badalucco e Montalto Carpasio, Matteo Orengo e Mariano Bianchi.

"L’impegno è quello di dichiarare lo stato d’emergenza – spiega Rosato – giacché se queste risorse fossero state investite in prevenzione tutto questo non sarebbe successo. I sindaci, che sono i guardiani del territorio ci spiegano come si può intervenire meglio con meno risorse. Qui poi c’è tutta un’agricoltura di pregio come quella dell’ulivo che va preservata".

Durante la visita in Val Roja si è inoltre discusso della necessità di una stretta collaborazione con la Francia. “È indispensabile trovare una collaborazione transfrontaliera. I due paesi devono mettere in atto misure per rendere le nostre infrastrutture più stabili. Attiveremo quindi il ministero degli Affari Esteri per aprire un tavolo di confronto,” ha concluso il vice Presidente Rosato.

Italia Viva, in seguito a questi ultimi eventi, è tornata a chiedere a gran voce il ripristino dell’unità di missione contro il dissesto idrogeologico “Italia Sicura”.

"Lo chiediamo perché la struttura aveva ben funzionato e in Liguria ha prodotto risultati straordinari", ha spiegato Raffaella Paita.

"Quell’unità di missione è stata eliminata nel momento in cui doveva passare dagli investimenti delle aree metropolitane a quelle delle province, quindi tanta parte del territorio è rimasta fuori da investimenti significativi. Per questa ragione ne chiediamo il ripristino, in modo che sia un’occasione per avere finanziamenti che possano essere utili sia per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente sia per quel che concerne la sicurezza del territorio. Ventimiglia è tra zone che maggiormente hanno bisogno di investimenti infrastrutturali", ha concluso Paita.