territori il mostro

"il Mostro" a Torino. Renzi: "Un tetto per chi non è né populista né sovranista"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

La notizia sul "Corriere di Torino", "la Stampa - Torino", "Torino Cronacaqui", 8 giugno 2022.

Tutto esaurito, ieri, martedì 7 giugno, anche nel Museo dell'Automobile, a Torino, dove Matteo Renzi, in serata, ha presentato il suo ultimo libro, "il Mostro" (Piemme, 2022). Un pubblico - fra i presenti, naturalmente, i parlamentari Iv piemontesi Silvia Fregolent e Mauro Marino - che non ha mancato di entusiasmarsi per l'intervento di Renzi che ha toccato vari temi: dalla cronaca recente, all'ormai prossimo appuntamento elettorale, con il referendum e le amministrative.

«Non voglio restare ostaggio di una deriva sovranista», ha affermato Renzi, commentando le recenti dichiarazioni del torinese Paolo Damilano. del quale ha detto: «È una persona che stimo ed ho apprezzato molto il coraggio della sua decisione di renderla pubblica. È una posizione di buon senso. Io ho detto che da qui ad un anno dobbiamo dare un tetto ad una posizione politica di chi non è sovranista e nemmeno è populista. Io trovo molto interessante quello che lui, e insieme a lui tanti altri potranno fare. E Paolo può sicuramente dare una mano». «L'ho incontrato in passato - ha aggiunto Renzi - lo stimo e penso possa davvero essere una persona che può dare una mano in prospettiva».

«Torino - ha detto poi - è una città che dimostra che i grillini dopo che li hai provati li eviti, è un dato di fatto. È successo a Torino, a Roma, al governo nazionale, a Parma è successo in partenza». E a chi gli fa notare che in Sicilia e in altre città la coalizione giallorossa corre unita, Renzi risponde così: «Ma credete davvero che i 5S arrivino vivi alle elezioni del 2023, non vedete che litigano tutti i giorni...».

«C'è un bel fermento - prosegue Renzi - ci sono sale piene, partecipate: la gente vuole stare in un'area che non sia né l'area del reddito di cittadinanza né quella di chi dice usciamo dall'euro».

E poi domenica si vota per le comunali e i referendum. Nel primo caso: «Non credo  - dice Renzi - ci sia da aspettarsi chissà quale rivoluzione o novità dalle amministrative». Il motivo? «La politica sta attraversando una fase di grande stanchezza anche perché piaccia o non piaccia l'avvento di Draghi che noi consideriamo una salvezza per il Paese ha un po' messo in stand by le forze politiche». Nel secondo: «Sarà molto difficile raggiungere il quorum. Io andrò a votare e voterò cinque sì», ha concluso Renzi.

Chi lo desidera può rivedere qui o qui di seguito l'intero intervento.