Lettera di Roberto Giachetti per «Il Foglio» del 13-06-2024
di Claudio Cerasa e Roberto Giachetti
Al direttore - Con la medesima amicizia che Claudio Velardi e Chicco Testa dichiarano nei confronti di Renzi e Calenda, che so essere sincera, vorrei rivolgermi a loro per manifestare tutta la mia delusione per un'analisi così palesemente ingiusta e non degna della loro qualità umana.
Come è ovvio, si possono avere tutte le riserve e manifestare qualunque critica nei confronti di Renzi, il quale peraltro si presta spesso, a causa della sua "nettezza e decisione" nelle scelte a fornire elementi di critica non solo agli avversari, ma anche ai suoi amici. Come è ovvio si può muovere qualunque critica rispetto all'azione politica di Renzi nel corso di un decennio. Tutto assolutamente lecito e rispettabile. Quello che ho trovato tecnicamente non onesto sul piano intellettuale è la scrittura di una lettera fondata su una premessa che gli stessi autori sanno perfettamente essere falsa e che ha come unica ragione quella di far apparire e apprezzare il ragionamento come credibile in quanto equidistante. Tanto appare chiaro quello che dico che gli autori stessi affermano testualmente, dopo aver fatto tutta la lunga premessa di accuse, "non ci interessa analizzare chi porta le responsabilità maggiori".
Non interessa? Ma come fa a non interessarvi! Avreste scritto questa lettera se la Lista Stati Uniti d'Europa avesse preso per esempio il 7 per cento? Avreste chiesto passi indietro se questo progetto politico avesse avuto un successo elettorale? Ovviamente no. E allora come fate a non essere interessati ad analizzare di chi è, in questa occasione, la responsabilità di questa durissima sconfitta. E che credibilità ha il vostro appello se pilatescamente evitate di farla questa analisi? È lecito chiedere passi indietro a Renzi e Calenda, altroché! Magari, sempre per con onestà intellettuale, si poteva segnalare che proprio Renzi qualche ora prima aveva detto esattamente la stessa cosa.
Ma farlo facendo una premessa tecnicamente non vera (e ciascuno può facilmente verificare che non è vera andando a leggere gli atti e le decine e decine di dichiarazioni che testimoniano che il responsabile di quanto accaduto è uno solo: Carlo Calenda, che ha perennemente e irresponsabilmente nel modo più miope immaginabile rifiutato di accogliere l'appello di Emma Bonino) è per me davvero deludente perché conosco il valore di Claudio e Chicco e sono abituato a riflessioni decisamente più valide coraggiose e credibili. Altro che non ci interessa analizzare. Avete invece il dovere di analizzare. Poi, una volta che avete analizzato, e detto la verità, io sottoscrivo con voi l'appello al passo indietro. Ma prima la verità, deinde philosophari.