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Giachetti: "Ora il governo collabori con Giorgetti. Bisogna ricostruire con le opposizioni"

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Intervista di Alessandro Di Matteo, "La Stampa", 24 maggio 2020

Bisogna coinvolgere l'opposizione, la maggioranza dovrebbe affidare a Giancarlo Giorgetti la presidenza del comitato ristretto della commissione Bilancio su "Dl rilancio". Roberto Giachetti va controcorrente, la rissa sfiorata alla Camera solo pochi giorni fa non lo scoraggia: il deputato di Italia viva critica la maggioranza per non avere cercato davvero un dialogo fino ad ora e sfida l'opposizione nella speranza di far emergere una linea «che non sia quella di Salvini e Meloni» anche se «so bene che tanti mi prenderanno in giro, o ignoreranno il mio appello».

Dopo lo scontro dell'altro giorno non crede che sia un'utopia pensare a una sorta di gestione unitaria della ricostruzione economica?

«Appunto. Proprio dopo quello che ho visto alla Camera la vedo come l'unica soluzione. Il "dl rilancio" sarà il provvedimento più importante, non solo per la consistenza ma anche per le scelte decisive sulla direzione da dare al Paese. Adesso arriva il momento più difficile, è una scelta miope pensare di fare tutto questo solo con un accordo di maggioranza - che poi vediamo che spesso e volentieri è complicato».

Lei stesso dice: so che la mia proposta susciterà retropensieri. Sa bene che i primi ad avere "retropensieri" sono i vostri alleati del Pd, il suo ex partito: Orlando ha detto che «qualcuno» lavora per nuove maggioranze. Sbaglia?

«Non mi nascondo, io da sempre penso ci vorrebbe un governo di unità nazionale. Ma mi rendo conto che in questo momento i margini per questa operazione non ci sono, con Salvini che spara a palle incatenate e anche per le posizioni della Meloni. Per questo dico: cerchiamo almeno una via intermedia, che magari può aiutare anche l'opposizione a passare dalla linea-Salvini a quella moderata di Giorgetti...».

Meloni e Salvini dicono che è stato Conte a non volere il dialogo, la leader di Fdi ha addirittura sostenuto che l'attacco del grillino Ricciardi giovedì scorso sia stato "commissionato" dal premier. Non è anche colpa della maggioranza se finora il confronto non è stato possibile?

«Non penso minimamente che Conte abbia organizzato la cosa di Ricciardi. Però la maggioranza deve mettere da parte le enunciazioni spesso e volentieri retoriche e un po' ipocrite di quando si dice "apriamo all'opposizione" senza poi cercare davvero il dialogo. Se nella tua testa pensi "faccio quello che mi pare e l'opposizione mi deve dire quanto sono bravo"... è una presa in giro. È arrivato il momento che anche la maggioranza che non mi pare particolarmente blindata si metta in discussione».

I prossimi mesi saranno difficilissimi, aziende che chiudono, disoccupati. Perché l'opposizione dovrebbe accettare di assumersi le responsabilità di scelte economiche in una fase del genere?

«Infatti parlo di un disarmo multilaterale, della maggioranza e anche dell'opposizione. Tra qualche mese potremmo avere un disagio sociale che si manifesta con rabbia, in piazza. È chiaro che l'opposizione può pensare che avrà da lucrare da questa situazione restando fuori da tutto. Ma in realtà rischiamo di essere spazzati via tutti, rischiamo uno tsunami che spazza via tutti».