trasporti territori

Disagi sulla Mantova-Milano, Colaninno: "Colloqui in corso per migliorare la situazione dei pendolari"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato dalla "Gazzetta di Mantova", 1 luglio 2022. 

Anche ieri impianti in tilt a Lambrate con ripercussioni su tutto il traffico. I primi tre treni dei pendolari da Mantova arrivati a Milano con un'ora di ritardo. Anche ieri la vita per i pendolari della Milano–Mantova è stata complicata. Un guasto agli impianti che regolano la circolazione dei treni nella stazione di Milano Lambrate ha mandato in tilt il traffico ferroviario dalle 6 e per buona parte della mattinata, con ritardi accumulati dai convogli sino a novanta minuti. A farne le spese soprattutto i primi tre diretti del giorno partiti da Mantova rispettivamente alle 5.18, alle 6.07 e alle 6.42 (quelli utilizzati dai pendolari, anche ieri inferociti per essere arrivati tardi al lavoro) e arrivati a destinazione tutti con un'ora di ritardo. Ripercussioni anche sul treno 2166 delle 10.42 e che ha lasciato la stazione di piazza don Leoni con 22 minuti di ritardo. Strada facendo, ha recuperato e a Milano centrale è arrivato con 12 minuti di ritardo: ormai dopo quello che sta succedendo da giorni, e con una certa regolarità, nella gente si è fatta strada la convinzione che andare a Milano da Mantova, e viceversa, sia un temo al lotto. Rfi ha comunicato di aver risolto il guasto poco prima delle 10 e che dopo le 12 il traffico è tornato alla normalità. Nel pomeriggio, però, due treni da Mantova a Cremona e viceversa sono stati soppressi e sostituiti da autobus: si tratta del 10008 delle 16.19 da Mantova e il 10007 da Cremona delle 14.15.

Matteo Colaninno, parlamentare Iv, ieri è intervenuto per condividere l'iniziativa della Regione di chiamare ad uno stesso tavolo Rfi e Trenord, annunciato dall`assessore Terzi: «È una cosa positiva – ha detto – e rimango a disposizione». E ha aggiunto: «Ho proseguito i colloqui con tutti i massimi interlocutori di questa vicenda per sollecitare iniziative e azioni che migliorino, fin da subito, la situazione dei pendolari. Il mio obiettivo politico è collaborare per aiutare soluzioni che curino da subito i problemi. Il raddoppio ferroviario, opera straordinaria, porterà un servizio moderno e veloce, ma dobbiamo ottenere cambiamenti positivi già ora, sul binario unico, fino a quando non avremo ultimato i lavori della nuova infrastruttura. Questo è il senso delle sollecitazioni di questi giorni e devo dire che ho riscontrato disponibilità ad agire quanto prima».