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Deposito di scorie nucleari in Basilicata, Braia: "Il no dei lucani è definitivo"

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L'intervento pubblicato da "Cronache Lucane", 8 gennaio 2021.

Per il consigliere regionale di Italia Viva, Luca Braia, «il no definitivo al deposito scorie» in Basilicata è una «posizione irreversibile per la cittadinanza lucana tutta».

Per Braia, fondamentale «conoscere per deliberare, approfondire ogni questione in maniera critica con dati alla mano e verificando criteri e metodo». «Ribadendo la nostra già ferma contrarietà ad essere il deposito di scorie nucleari e a diventare la pattumiera d'Italia - ha aggiunto il capogruppo di Italia Viva - per l'impatto ambientale che comporterebbe fare tutto questo in Basilicata e nel materano in particolare, invito con forza i Sindaci e gli amministratori dei 131 Comuni di Basilicata, così come i presidenti di provincia, a esprimersi con posizioni nette e unitarie, a prescindere dal colore politico di appartenenza».

«Insieme a una risoluzione spero unanime da approvare in Consiglio Regionale - ha sottolineato Braia -, la nostra proposta è quella di un ordine del giorno con il quale tutti i sindaci e i consigli comunali e provinciali, a nome delle proprie comunità, si facciano portavoce di un solo e corale posizionamento politico. Fondamentale sarà il giudizio popolare in questa fase dell'istruttoria e di consultazione che durerà 4 mesi e che porterà all'individuazione del sito unico. Al pari delle contro-deduzioni di merito che bisognerà fornire e rispetto alle quali chiediamo ci sia immediatamente un coinvolgimento delle commissioni consiliari competenti. Mai come in questo momento, come fu per la mobilitazione di Scanzano 17 anni fa, abbiamo bisogno di unità e prospettive comuni per la nostra terra».

«Ogni Comune spero ufficializzi presto la sua posizione - ha concluso il consigliere regionale di Italia Viva, Luca Braia -, proponga e voti magari all'unanimità un ordine del giorno con l'opposizione e il diniego ad utilizzare i propri territori a questo uso e ad ogni altro utilizzo che ne snaturi la vocazione e impatti sull'ambiente oltre che sull'immagine in modo devastante».