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Coronavirus, Rosato: "M5S suicida su MES. Bene Conte, ma ora chiarezza su Fase 2"

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Intervista dell'AdnKronos a Ettore Rosato, Vice Presidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva.  

Bene la posizione assunta ieri dal premier Giuseppe Conte sul Mes dopo le "dichiarazioni suicide di alcuni esponenti della maggioranza". Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, valuta positivamente la mediazione messa in campo ieri dal premier, ma avverte i 5 Stelle che restano riluttanti, alcuni contrari, all'uso del 'Mes sanitario': "La maggioranza rischia? Sì, se si mette prima la propaganda dell'interesse nazionale".

Parlando con l'Adnkronos, Rosato sollecita poi il presidente Conte sulla fase 2: "Ci sono troppo centri decisionali. Il premier ha scelto una personalità di assoluta esperienza come Colao, gli dia i poteri per agire fino in fondo. Chiamare Colao per non fargli fare niente mi sembra un po' imbarazzante".

Governo e maggioranza sono in grado di affrontare la fase della ricostruzione?
"Dipende da Conte".

Presidente Rosato, Italia Viva ha spinto sin da subito per utilizzare i fondi del Mes sanitario. Il premier Conte prima ha detto che escludeva di usare il Mes, ieri ha assunto una posizione più possibilista. Siete soddisfatti?
"Sul premier Conte evidentemente è stato convincente il balzo in avanti che a fatto lo spread dopo le dichiarazioni suicide di qualche esponente della maggioranza... Noi non siamo innamorati del Mes, ma c'è la necessità di reperire fondi per la ripresa a condizioni accettabili e al momento il Mes è la soluzione migliore anche per l'ottimo lavoro svolto dal ministro Gualtieri in Europa".

L'accordo, se verrà raggiunto, al Consiglio europeo dovrà passare dal Parlamento. La maggioranza rischia?
"Bisogna chiederlo agli altri se la maggioranza rischia... A chi mette prima l'interesse della sua propaganda piuttosto che l'interesse nazionale e noi voteremo sempre coerenti all'interesse nazionale. Se il Mes senza condizioni che ci è stato proposto è la soluzione più efficace, noi la sosterremo fino in fondo".

Il Mes divide anche il centrodestra, Berlusconi e Forza Italia si sono smarcata...
"Io mi auguro che tutta l'opposizione voti a favore di un provvedimento che serve al Paese. Bene Forza Italia che coerentemente alle posizione del Ppe in Europa, sostiene tutti gli strumenti che l'Unione europea ha messo a disposizione".

Le opposizioni protestano per la mancanza di un voto sull'informativa di Conte la prossima settimana, da vicepresidente della Camera che ne pensa?
"Che pongono un tema concreto".

Iv ha spinto molto per la ripartenza e in teoria dal 3 maggio dovrebbe partire la fase 2 ma ancora non ci sono molte certezze...
"Chiudere è semplice, lo fa il governo con un Dpcm. Riaprire è molto più complicato. Lo fanno gli imprenditori, i professionisti, i lavoratori. Non lo fa il governo. Occorre trovare delle modalità operative per chi riapre ed oggi non è chiaro chi stia predisponendo queste misure. Troppi presunti centri decisionali. Il premier Conte ha scelto una personalità di assoluta esperienza come Colao, gli dia i poteri per agire fino in fondo".

Italia Viva ha proposto di nominare Colao ministro per la ricostruzione, ma la proposta ha incontrato freddezza...
"Chiamare Colao per non fargli fare niente mi sembra un po' imbarazzante. Sarebbe utile uscire dall'imbarazzo e lavorare insieme per far ripartire il Paese".

La fase della ricostruzione potrebbe essere durissima per l'Italia. Questo governo e questa maggioranza che anche in questi giorni si è divisa sul Mes, sarà in grado di affrontarla?
"Deve affrontarla. Naturalmente bisogna trovare modalità e strumenti per prendere rapidamente decisioni collegiali efficaci e se ci riuscirà molto dipende dal presidente del Consiglio. Noi lavoriamo perché il governo faccia le cose per bene".

Prima di entrare nell'emergenza coronavirus, era stato fissato un 'chiarimento' tra Matteo Renzi e il premier Conte. Poi tutto è stato accantonato, polemiche in quarantena. Ma fino a quando?
"Noi abbiamo ben chiara la liste delle priorità del Paese: uscire dall'emergenza sanitaria ed avere in mano tutti gli strumenti per uscire da quella economica. Dopo viene tutto il resto".