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Coronavirus, D'Alessandro scrive a Borrelli: "Tamponi per tutti a Villa Caldari"

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L'intervento del deputato di Italia Viva, Camillo D'Alessandro, pubblicato da "il Messaggero - Abruzzo".

Zona rossa di Villa Caldari: il deputato di Italia Viva Camillo D'Alessandro chiede l'intervento diretto della protezione civile nazionale affinché i tamponi vengano fatti a tutta la popolazione. «Ai cittadini - spiega il deputato di Italia Viva - vanno garantiti interventi tempestivi con tamponi ai residenti altrimenti il rischio è che si generi disorientamento».

A Villa Caldari, che conta circa 1.200 abitanti, si sono registrati 8 decessi e 19 casi positivi. Numeri sulla scorta dei quali è stata istituita la zona rossa il 29 marzo scorso, provvedimento che scadrà, dopo due proroghe, il 19 aprile. Intanto il bollettino diramato di ieri non riporta nuovi casi per Ortona. I contagi restano, quindi, a quota 53 comprensivi delle 8 vittime.

Il deputato D'Alessandro ha scritto al capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, per sottoporre alla sua attenzione proprio il caso della zona rossa di Villa Caldari: «Una zona rossa particolare scrive D'Alessandro nella missiva - perché non coincide con un intero territorio comunale, ma con una sua frazione. A un primo provvedimento di classificazione della zona rossa, se pur sollecitato, e giunto a mio giudizio tardivamente, la Asl ha ritenuto di prorogare ulteriormente la zona rossa. Ciò a riprova della sua necessità sin dall'inizio. Ritengo che la decisione di proroga, che non intendo discutere perché giustificata da esigenze di contenimento del contagio secondo le determinazioni della Asl di competenza, tuttavia dovrebbe essere accompagnata da una conseguente azione di tutela della comunità di Villa Caldari garantendo l'estensione dei tamponi alla popolazione residente, cosa non avvenuta nella prima fase».

Per D'Alessandro la zona rossa non può essere percepita come un confine, dove dentro non accade nulla, altrimenti si rischia alienazione, disorientamento, incomprensione. «Non è in discussione la decisione della Asl - precisa D'Alessandro - ma una volta fatta la zona rossa ai cittadini vanno garantiti interventi tempestivi». I tamponi inoltre garantirebbero maggiore sicurezza una volta terminata la zona rossa avendo l'esatta contezza della situazione sul territorio.

Sempre riguardo alla zona rossa il sindaco, Leo Castiglione, ha emanato una disposizione per consentire ai coltivatori diretti, ai proprietari terrieri, ai braccianti agricoli e ai fattori di uscire da Villa Caldari per recarsi nei terreni al fine di salvaguardare le colture e non perdere i raccolti. I residenti dovranno circolare munendosi dell'ultimo modello di autocertificazione in cui dovrà essere specificata l'ubicazione del terreno e il titolo per cui si lavora lo stesso terreno. Un provvedimento che serve a tutelare soprattutto i vigneti, di cui è ricco il territorio, che in questo periodo necessitano di cure particolari. Prima di questa disposizione potevano essere coltivati solo i terreni all'interno della zona rossa.