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Coronavirus, Cura Italia, Conzatti: "Fare di più per garantire liquidità a imprese e partita IVA"

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L'intervento della parlamentare di Italia Viva.

"Conosco il mondo produttivo e capisco il momento difficile di imprese e partita IVA. Un mondo produttivo che deve fare i conti non solo con il blocco forzato delle attività, ma anche con la difficoltà negli approvvigionamenti e nell'organizzazione del lavoro per chi ancora tenta di lavorare, con le difficoltà commerciali dettate dalla portata globale della pandemia Covid 19. Si aggiungono le preoccupazioni per gli scenari economici (spread oggi a 270 punti e pesanti perdite delle Borse)".

"Si giustificano così le prese di posizioni anche dure a fronte alle prime anticipazioni del Decreto chiamato Cura Italia. Da capogruppo in commissione bilancio per Italia Viva, ho rivolto al Governo il richiamo a non creare disparità di trattamento tra settori e una sperequazione nel rapporto fisco contribuenti. Nel complesso il giudizio sul Cura Italia è positivo, stanzia 25 miliardi di risorse per l'emergenza sanitaria e per l'aiuto a famiglie, lavoratori e imprese e prevede interventi per il credito alle imprese corrispondenti a 350 miliardi. Non è poco".

"Il Prossimo Decreto di Aprile recepirà inoltre le proposte Italia Shock per la cantierizzazione dei 120 miliardi di investimenti pubblici fermi e lavorerà sia sul fronte fiscale che del credito, per dare impulso alla ripartenza del Paese. Nell'immediato però bisogna fare di più per garantire liquidità a imprese e partita IVA anche alleggerendo adempimenti e versamenti tributari. Mi riferisco ad esempio alla sospensione dei versamenti per tutti i settori, allo sblocco della compensazione dei crediti per imposte anche prima della presentazione della dichiarazione. Voglio citare solo alcune delle molte proposte allo studio senza dimenticare ciò che il Decreto già contiene: la moratoria dei finanziamenti a micro piccole e medie imprese (mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza); la sospensione senza limite di fatturato dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione sul lavoro e l’Iva di marzo (per ora alle sole) filiere più colpite e alle PMI; la disapplicazione delle ritenute d’acconto per i professionisti con ricavi fino a 400.000 € sulle fatture di marzo e aprile; il bonus baby sitter, l'indennità di 600 € che verrà prorogata anche ad aprile e, per le professioni ordinistiche che ne erano escluse, l'istituzione di un apposito Fondo; il fondo per la sospensione dei mutui prima casa nei casi di calo di fatturato pari almeno al 33%".

"Sono convinta che non si debba cedere ad un approccio eccessivamente statalista che scarichi il peso della crisi sui settori produttivi ma anzi che si debba restare saldi nell'idea che la migliore garanzia per i lavoratori sono aziende e professionisti in bonis".

È quanto dichiara, in una nota, la parlamentare di Italia Viva, Donatella Conzatti.