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"Controcorrente" in Sicilia, Renzi: "Iv guarda ai siciliani e richiama l'attenzione sui temi di merito"

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La presentazione del nuovo volume di Matteo Renzi in diverse città siciliane, 25 settembre 2021.

Sbarca in Sicilia, letteralmente, "Controcorrente", il nuovo volume di Matteo Renzi, edito da Piemme. Ieri Matteo Renzi si è recato in diverse città dell'isola, facendo infatti tappa a Siracusa, Giarre e Brolo, mentre sarà a Palermo nella mattinata di sabato 25 settembre. Come sempre, "Controcorrente" si è rivelato spunto per affrontare i temi della stretta attualità e le istanze del territorio.

«Italia Viva guarda ai siciliani. Noi richiamiamo l'attenzione sui temi di merito: fare le infrastrutture, previste dal Patto perla Sicilia (con fondi ancora non spesi); siamo quelli che vogliono creare posti di lavoro, e non vivere di sussidi, quello che dicono sblocchiamo il turismo: noi siamo all'opposizione del governo regionale», ha detto Renzi, durante uno degli incontri.

«Ho visto che ci sono stati dei parlamentari regionali che hanno scelto di abbandonare Italia Viva e si sono iscritti alla Lega. È una scelta che ovviamente non condivido: rimane il rispetto personale, oltre che la gratitudine per chi ci ha permesso di fare una battaglia contro corrente mandando a casa Conte e portando Draghi. Chi ci ha dato una mano ha la nostra gratitudine. Poi mi chiedo come si possa andare dentro il partito della Lega da siciliani, e aggiungo il partito della Lega che in questo momento è in una fase confusionaria», ha sottolineato Renzi.

Renzi si è soffermato sull'attuale centrosinistra e le nuove strategie: «Non è chiaro cosa sia oggi il centro sinistra: se il centrosinistra è quello dell'accordo con i grillini noi siamo da un'altra parte. Non siamo noi che abbiamo cambiato idea, è il Pd che sta in alcune regioni d'Italia inseguendo i grillini. Questione di poco e se ne renderanno conto anche loro. Italia Viva sarà una sorpresa alle prossime elezioni: continuano a dirci che abbiamo solo il 2 per cento. E con il 2 per cento abbiamo fermato Salvini che voleva pieni poteri poi abbiamo mandato a casa Conte e Casalino. E meno male che abbiamo solo il 2 per cento: avessimo il 20 faremmo la rivoluzione».

"Vedere Salvini e Meloni e anche una parte del sindacato e intellettuali di sinistra schierarsi contro il Green pass per me è assurdo", ha detto Renzi durante la presentazione a Siracusa . "Sì al Green pass fino a che non finirà questa maledetta storia del Covid. Ma dobbiamo stare attenti alle quarantene in classe, perché se ci sono delle persone totalmente vaccinate non devono andare in isolamento anche se hanno contatti con positivi. E, secondo punto, è assurdo pensare che il Green pass sia contro la libertà: la Sicilia è l'unica regione in Italia zona gialla. Il Green pass è lo strumento che impedisce di tornare alle zone rosse, al lockdown, alla gente sui balconi a cantare. Il Green pass è uno strumento di libertà".

Renzi ha dedicato un passaggio anche alla politica europea, durante l'incontro a Siracusa: "La Germania è oggettivamente il paese leader per tanti indicatori e parametri dell'Europa. Fa un po' sorridere che la Germania oggi sia considerata instabile e l'Italia stabile perché chi ha lavorato per 16 anni con Angela Merkel sa che la Merkel era sinonimo di stabilità e solidità". "Tuttavia  - ha aggiunto Renzi - penso con molta libertà che le elezioni in Germania saranno un passaggio importante e dimostreranno che i sondaggi spesso non ci azzeccano, perché negli ultimi anni nessuno avrebbe scommesso su quello che potrebbe accadere nelle prossime ore, ma non costituirà un dramma per l'Europa anzi forse ci aiuteranno ad essere ancora più convintamente dalla parte della flessibilità e non dell'austerity".

Non poteva mancare, naturalmente, un passaggio a tema giustizia, incentrato sulla recente sentenza relativa alla presunta trattativa Stato-Mafia. "Abbiamo ricordato qualche giorno fa la memoria del giudice Livatino. La sua vita personale è un esempio come quelle di Falcone e Borsellino. Poi è arrivato Ingroia che pensava di essere Falcone. In questo contesto si è affrancata la narrazione di Travaglio 'è Stato la mafia', liberando così la mafia dalle sue evidenti colpe. La sentenza riguarda tre servitori dello Stato che sono stati accusati del peggiore dei crimini. È una cosa enorme quella che è accaduta. Leggete il Fatto Quotidiano di oggi, il direttore Travaglio scrive che dà la solidarietà a Bagarella, ai mafiosi condannati", ha detto Renzi presentando 'Controcorrente' a Giarre, in provincia di Catania.

"Lo dico qui- ha aggiunto Renzi - in una terra profondamente ferita dalla mafia: pensa di essere ironico, ma come si fa? Io credo nella giustizia, che non la fa Travaglio con un editoriale, dobbiamo uscire dal populismo giudiziario scritto sui giornali e sui tweet: si aspettano le sentenze. Basta usare la giustizia come arma per distruggere un avversario politico così come ha fatto il Pd con Berlusconi".

"Uno che prende un avviso di garanzia non è già condannato, siamo in una Costituzione garantista e non giustizialista. È una barbarie la giustizia via social", ha concluso Renzi.

A Brolo, infine, in serata, Renzi Ieri in piazza è stato accolto dal sindaco Pippo Laccoto e da tanti cittadini. "Che bello riabbracciare dopo tanto tempo il mio amico Pietro Bartolo, oggi parlamentare europeo e ai tempi del nostro governo medico di Lampedusa e custode di civiltà", ha sottolineato Renzi.