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Caro energia, Renzi: "Bene il tetto ai costi, ma basta con i no agli impianti"

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L'intervento di Matteo Renzi in Senato del 16 marzo 2022, in risposta all'informativa del Ministro Cingolani.

Signora Presidente, Italia Viva ha chiesto questo appuntamento, del quale ringraziamo lei, ringraziamo la Conferenza dei Presidenti di Gruppo e naturalmente ringraziamo il signor Ministro, perché pensiamo che su questo tema stiamo rischiando moltissimo. Nella vita quotidiana delle famiglie questa vicenda sta pesando come uno tsunami, sia per esigenze strettamente economiche che per una questione di fiducia. Dopo due anni di Covid, arriva una botta ulteriore; e sappiamo quanto sia importante la fiducia nell'economia. Dunque abbiamo chiesto questo appuntamento e ci dichiariamo soddisfatti, signor Ministro, delle sue considerazioni.

Aggiungiamo le nostre, molto brevemente; il tempo non permette altro che dei singoli tweet. Prima, però, premettiamo che stiamo parlando di una guerra e, quando si parla di una guerra, la prima immagine, il primo pensiero, il primo momento di riflessione vanno a quelle famiglie che stanno perdendo i propri cari, a quelle immagini delle donne incinte che perdono i bambini, a quelle immagini delle famiglie che vengono costrette a lasciare l'Ucraina, ribadendo che c'è un aggressore, la Russia di Putin, e c'è un aggredito, l'Ucraina. Su questo non ci possono essere dubbi.

C'è un elemento in più, tuttavia; io penso che siamo in presenza di uno stravolgimento. Quelli che dicono che ciò che sta facendo Putin è umorale a mio giudizio sbagliano. Quello che sta facendo Putin è immorale, ma non è umorale; è figlio di una visione strategica che sta spostando a est la mappa del mondo. Su questo ha ragione il signor Ministro a dire che ancora non ci sono i gasdotti; ma negli accordi del 2021 e del 2022 è evidente che c'è un patto Russia-Cina che si apre al sud est e, più in generale, ai Paesi asiatici e africani. Questo deve farci riflettere e deve farci domandare cosa vogliamo fare da grandi, come Unione europea.

Ieri Zelensky ha detto giustamente che l'Ucraina non entrerà nella NATO. Una volta che abbiamo detto questo, che è un punto importante per arrivare a una tregua, la domanda è: la NATO oggi quale missione strategica ha? Quella di combattere i terroristi islamici e i cyber attack o di andare a essere un ricordo del passato? È un grande tema, di cui non possiamo discutere qui oggi. Quello che è certo è che il mondo si sta spostando a est e che la Cina è sempre più centrale. Da questo dobbiamo partire.

Per arrivare a dire cosa? Per arrivare a delle conseguenze nella nostra vita. Oggi, con quello che è accaduto, grazie anche all'azione del Ministro, è evidente che è finito il tempo del no a prescindere sugli impianti. Per un quindicennio c'è stata una ubriacatura da no a prescindere. Io ho fatto il Presidente della Provincia e avevo i comitati del no ai termovalorizzatori. Ho fatto il sindaco e avevo il no per qualsiasi intervento sull'energia. Ho fatto il Presidente del Consiglio e avevo il no sul TAP. Ora non voglio stare a rivendicare quello che abbiamo fatto noi. Il punto fondamentale è che in questo pianeta o si pone il tema dell'energia come chiave, non soltanto per una questione economica, ma per una questione di giustizia, oppure ci portano tutti via e saremo sempre più insignificanti nello scacchiere internazionale che cercavo rapidamente di delineare.

Ecco perché è assurdo che ci siano delle Regioni che hanno bloccato non solo le trivelle, ma le rinnovabili. Questo è accaduto in questi mesi e bisogna avere il coraggio di dire che ha fatto male al nostro portafoglio e alla nostra credibilità.

Dopodiché, signor Ministro, lei ha detto che porterà in Europa la proposta italiana perché ci sia un tetto ai costi ed è fondamentale, anche perché, se giustamente si dice che c'è una truffa - lei ha fatto bene a dirlo - è chiaro che i truffati sono i cittadini, ma bisogna anche dire con forza che i truffatori devono essere messi in condizione di non truffare più. Il punto fondamentale è che serve un tetto, perché la casa degli italiani ha bisogno di un tetto al costo della benzina e al costo delle bollette, che stanno facendo impazzire le nostre famiglie.

Per concludere, saltando tutta una serie di considerazioni che avrei voluto farle, signor Ministro, va bene andare nella direzione di mettere un tetto finale alle spese degli italiani, però si abbia anche il coraggio di mettere questa dinamica dentro una cornice più ampia. Sta cambiando il mondo e il mondo rende necessario un nuovo protagonismo dell'Italia. Non si può fare un ragionamento di lungo periodo senza pensare che nel frattempo le famiglie, le imprese, le RSA, il mondo delle scuole e della quotidianità stanno soffrendo una crisi che non era prevista e non ha paragoni immaginabili negli ultimi trent'anni. Buon lavoro, signor Ministro, siamo con lei. 

Chi lo desidera può rivedere l'intervento a questo link o qui di seguito.