23/06/21

Piano Shock Infrastrutture

Un piano per le infrastrutture complesso e articolato, che si è evoluto nel tempo e che sta diventando realtà:
Italia Shock sta contribuendo a cambiare il futuro del Paese.




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con l'evoluzione del nostro Piano Shock dal 2019 al 2021
e clicca qui per scaricare il flyer da stampare e condividere.

Italia Shock: si parte!

Lanciata nel novembre del 2019, Italia Shock è la proposta di Italia Viva per sbloccare i cantieri, realizzare le infrastrutture, garantire la messa in sicurezza di città e territori, contribuendo così a creare nuove opportunità di lavoro. Finalmente, dopo mesi di pressioni, il 4 Settembre 2020, con il Decreto Semplificazione, una prima parte di Italia Shock diventa legge. Si delinea una prima lista di opere prioritarie. Caduto il Governo Conte II, ad aprile 2021, il nuovo ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini annuncia la nomina di 29 commissari per sbloccare le prime 57 opere. A giugno 2021 vengono sbloccate altre 44 opere.

Italia Shock: i commissari, le procedure


Le opere selezionate sono progetti già avviati, caratterizzati da un'elevata complessità a livello progettuale, esecutivo o nelle procedure. Inoltre, sono stati selezionati i progetti che hanno un potenziale maggiore impatto in termini di ricaduta sul tessuto socioeconomico del Paese.

Italia Shock: i Dl Semplificazioni 1 e 2

Il Dl Semplificazioni 1 prevedeva 29 commissari straordinari, per sbloccare 57 opere pubbliche. Di queste, 3 sono infrastrutture portuali; 11 opere idriche; 12 caserme; 1 metropolitana; 16 infrastrutture ferroviarie; 14 infrastrutture ferroviarie. Con il Dl Semplificazioni 2, vengono sbloccate ulteriori 44 opere pubbliche, per un valore pari a 13 miliardi di euro. Di queste, 2 riguardano il trasporto rapido di massa; 9 sono caserme; 15 sono infrastrutture ferroviarie e 18 sono infrastrutture stradali.

Italia Shock: le risorse

L'investimento previsto dal Dl Semplificazioni 1 per le prime 57 opere pubbliche è di 82,7 miliardi di euro, di cui 36,3 miliardi nel Mezzogiorno, 21,6 al Nord e 24,8 al centro. Le opere selezionate sono già finanziate per 33 miliardi di euro. La restante parte del finanziamento proverrà da risorse nazionali e europee, compreso il Recovery Fund. Con il Dl Semplificazioni 2, arrivano altri 13 miliardi di euro, di cui 3,7 al Sud, 7,1 al Nord e 2,4 al Centro.

Italia Shock: il nostro impegno continua

Con i Decreti Semplificazione 1 e 2 abbiamo sbloccato ben 101 opere. Adesso abbiamo 2000 giorni, da oggi al 2026, per spendere al meglio i fondi del New Generation EU: il Recovery Plan è un'occasione enorme per l'Italia in termini di risorse, capacità di visione e rilancio, occupazione ed economia. Non sprechiamola. Mettiamo al centro semplificazione e sburocratizzazione, assicuriamo al Paese infrastrutture moderne ed efficaci, definiamo un piano per i Trasporti, in particolare per il Trasporto Pubblico Locale, per facilitare e velocizzare gli spostamenti sui territori.

Italia Shock: sui territori

Queste sono le opere di Italia Shock sbloccate dal Governo, attraverso i due elenchi, contenuti nei Decreti Semplificazione 1 e 2.

Italia Shock: le ricadute sul lavoro

 

Secondo le stime del Governo, nei prossimi dieci anni lo sblocco di queste opere garantirà una media di quasi 70mila nuovi posti di lavoro all’anno, con un picco di oltre 100mila nel 2025. Il modello di sviluppo delle infrastrutture del nostro Paese è uno dei grandi temi dei prossimi anni. Se ripartono i cantieri, ripartono lavoro ed economia. Così l’Italia torna a crescere.

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