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Bellanova: "Lo Stato dia le regole senza fare impresa. Non è il suo lavoro"

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Estratto dell'intervista di Maria Teresa Meli, "Corriere della Sera", 16 luglio 2020.  

Ministra Teresa Bellanova, a quanto pare siete arrivati a una soluzione su Autostrade, ci voleva tanto?
«Su un tema così rilevante due anni sono un tempo enorme. È la prima lezione. Bisognava sprecare meno parole, inventare meno nemici, consumare meno retorica, avere chiaro fin dal primo momento un principio inderogabile: la tutela dell'interesse generale. Non voglio vantare primazie ma almeno su un fatto dovremmo essere d'accordo. Italia Viva aveva detto sin dal primo momento: se ci sono gli estremi si revochi. Se no, ed evidentemente non lo era, bisognava sedersi con la società, e costruire una soluzione condivisa dove fossero ben chiari i ruoli, dello Stato e del concessionario. Seconda lezione».

Ce n'è una terza?
«Chi dice che per la prima volta trionfa l'interesse pubblico dimentica ad esempio che Casa Italia e Italia Sicura erano state create per questo scopo. Non a caso la rigenerazione delle periferie passava anche da lì. Averle smantellate è stato un errore enorme, va posto rimedio. E poi...».

E poi?
«È tempo per una riflessione rigorosa sull'esperienza delle privatizzazioni nel nostro Paese. Chi della destra in questi mesi ha blaterato tanto, dimentica che le premesse del problema risalgono proprio al primo governo Berlusconi con Giorgia Meloni ministra e Matteo Salvini in Commissione Trasporti, presente il giorno in cui la Camera approvò la concessione. In ogni caso, non si può pensare che lo Stato nel capitale privato sia di per sé la soluzione di ogni problema. Né che possa e sappia gestire tutto; infrastrutture, acciaio, linee aeree. Preferisco uno Stato che costruisce cornici indefettibili, regole chiare e controlli certi ed efficaci, piuttosto che uno Stato imprenditore perché una classe politica non sa trovare buone soluzioni. A ognuno il suo mestiere».

Giuseppe Conte aveva preannunciato la revoca...
«Perché in questi giorni ho parlato più volte di necessaria responsabilità? Le revoche si possono anche minacciare ma senza farne ricadere il costo sulle generazioni future per rendite di posizione politiche o per non scontentare gli alleati. Il presidente ha l'onore della sintesi migliore, e anche l'onere. Non quello di sposare le posizioni di una sola parte».

La mediazione di Gualtieri vi convince?
«A essere sincera, se ingresso pubblico doveva esserci, meglio nella casa madre che nella controllata. Ma preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno».

Chi lo desidera, può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.