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Bonetti: "Arriva per le vittime il microcredito di libertà da 3 milioni"

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Estratto dell'intervista di Simona Rossitto, "il Sole 24 Ore", 25 novembre 2020. 

È in arrivo il fondo di garanzia da tre milioni di euro, frutto dell'accordo con Abi, Federcasse, Caritas ed Ente Nazionale per il Microcredito, con l'obiettivo di dare alle donne vittime di violenza la possibilità di riacquistare fiducia e ripartire con nuove opportunità. Lo annuncia al Sole 24 Ore la Ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, spiegando che lo strumento, denominato "Microcredito di libertà" e garantito al 100% dallo Stato, «da un lato sostiene e accompagna, dall'altro promuove libertà, autonomia e potenzialità delle donne». L'iniziativa è da leggere nella chiave dell'empowerment femminile che sarà, aggiunge Bonetti, uno dei temi centrali del nuovo piano anti violenza e dei progetti per il Recovery Fund.

È in scadenza il piano anti violenza per il 2017-2020, quali priorità per la nuova strategia?
L'ultimo piano ha dimostrato visione ed efficacia perché ha costruito un'azione sistemica e una strategia strutturata, ma il lavoro da fare resta ancora tantissimo. Lo dicono i numeri dei femminicidi, delle donne che si rivolgono al 1522 o ai centri anti violenza per chiedere aiuto. Confermo la necessità di lavorare, in continuità con il vecchio piano, in maniera sinergica, e per queste ragioni ho convocato per domani 26 novembre una conferenza generale con i soggetti che lavorano nel contrasto alla violenza. Proseguiremo con l'apertura dei tavoli tematici, per arrivare nei primi mesi del 2021 con l'adozione del nuovo progetto. Nel merito, è necessario fare dei passi avanti soprattutto in due direzioni: un'ulteriore valorizzazione dell'esperienza femminile e l'affiancamento alle tre "p" (prevenzione, protezione e punizione) di una quarta "p", la promozione delle donne, ovvero il cosiddetto empowerment. È infatti da evidenziare che il tema di una cultura di disparità di genere è ancora presente nel nostro Paese, le donne sono meno rappresentate nel mondo del lavoro e delle istituzioni, ed quindi è importante lavorare a monte.

In ambito normativo, dopo l'adozione del Codice Rosso ci sono state critiche soprattutto sull'obbligo del pm di sentire la vittime entro tre giorni. State studiando modifiche?
Il ministero della Giustizia ha terminato a questo proposito un'analisi. Inoltre il tema rientrerà nel dibattito che si aprirà domani e nel contesto dei tavoli tematici. A livello europeo ci è stato riconosciuto il merito di aver promulgato una legge di punizione certa, tuttavia eventuali criticità possono certamente essere risolte. Riguardo al revenge porn, ad esempio, vorremmo potenziare strumenti di carattere preventivo, non solo punitivo.

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.